Il Cloud può aiutarti a risparmiare energia
Il Cloud può aiutarti a risparmiare energia
Il risparmio energetico è un tema che ancora troppe aziende considerano poco importante. Nonostante diverse campagne di sensibilizzazione, la realtà è che il risparmio di energia consente di limitare sia i costi di gestione di tutte le attività, che l’inquinamento atmosferico e il riscaldamento globale.
Quanto consuma in media un server locale?
Le ragioni per cui non affrontiamo adeguatamente la questione dello spreco energetico sono molteplici, ma il tema principale è che il problema risulta essere piuttosto sottile, dal momento che gli effetti degli sprechi si fanno sentire gradualmente e non in maniera improvvisa. Per cui, le aziende, tendono a non sentire la necessità di occuparsi della cosa.
Risulta necessario fare alcune valutazioni pratiche, per poter fare dei calcoli e presentare dei numeri, che di norma sono poi quelli che interessano veramente le aziende.
Le apparecchiature elettriche hanno solitamente una targa che riporta la potenza elettrica assorbita, espressa in watt o kW.
La potenza indicata su queste etichette non è la potenza elettrica sistematicamente “utilizzata” dal dispositivo, ma indica la potenza massima che i dispositivi possono consumare.
In altre parole, il dispositivo può consumare fino alla potenza specificata.
Il Server
Prendendo come esempio un server, la cui etichetta riporti una potenza di 460W, si potrà notare come il dispositivo che funziona a corrente alternata e dotato di alimentazione a comunicazione, necessita 460VA.
Questo perché il watt è l’unità di misura della potenza reale e viene utilizzato in tutti i casi in corrente continua mentre in alternata è espresso in VA in quanto la potenza è potenza apparente.
L’immagine mostra un Rack con 2 server e una PDU con Amperaggio che indica il consumo.
Tornando a 460VA, il server dovrebbe avere tutti gli slot della CPU pieni, tutti i banchi RAM pieni, tutti i dischi in esecuzione e tutte le ventole di raffreddamento che girano per aspirare tutto.
Per avere un’indicazione effettiva della potenza consumata da un utente e quindi da un server, si possono utilizzare quegli apparati chiamati “power-meter” o, più semplicemente, un amperometro a pinza applicato ai cavi della rete di alimentazione a 220 volt; un misuratore di potenza fornisce direttamente l’assorbimento in watt o kW, mentre l’amperometro indica gli ampere, ovvero la corrente istantaneamente assorbita. Per ottenere i watt (P) partendo dalla corrente, basta applicare questa formula:
P = V x I
dove V è la tensione di rete (generalmente 220 V, ma sovente è a 230 V) ed I la corrente misurata con l’amperometro.
Prendendo in considerazione il suddetto server e possiamo immaginare di misurare una corrente di 1,9 A mentre è collegato alla rete elettrica che fornisce 220 volt.
Rack-pdu è un dispositivo power meter che è in grado di indicare gli ampere totali di tutti i carichi collegati. Con questa specifica PDU è anche possibile spegnere e accendere ciò che è collegato.
Il consumo di energia corrisponde alla potenza assorbita moltiplicata per il tempo in cui viene assorbita. Il consumo di energia si esprime in wh (watt/ora) o kWh (chilowatt/ora=1.000 watt/ora).
In pratica 1 kWh ci dirà che impegniamo 1.000 Watt per 1 ora (quindi usiamo 1 kW di potenza in 1 ora).
Considerando sempre il nostro esempio, il Rack consuma 1,9 Ampere che, moltiplicato per la tensione elettrica, cioè 220V fa= 418Watt.
Se consideriamo di tenere acceso il rack per 1 ora, consumeremo 418Wh, cioè 0,418kWh.
Ma quanto si spende?
In un ufficio, i server sono solitamente attivi 24 ore al giorno, quindi moltiplicando 0,418kW x 24 ore otteniamo poco più di 10kWh di consumo di elettricità.
Quando osserviamo i rapporti che includono le varie spese, vediamo che 1 kWh costa circa 0,22 Euro, quindi per 10 kWh consumati in 24 ore, spendiamo 0,22 x 10 = 2,2 Euro/giorno in 1 anno, circa 2,2 Euro x 365 = Spendiamo 803 euro.
In una configurazione classica con due server rack identici e un sistema SAN, la spesa annua è di circa 2.000 euro!
Si prega di notare che in questo calcolo non sono considerati computer, monitor, laptop, telefoni IP, stampanti, scanner, caricabatterie, luci, frigoriferi, bollitori, condizionatori e molti altri dispositivi.
Come risparmiare? Come il Cloud può aiutarti a risparmiare energia
Grazie alle soluzioni Cloud il risparmio può essere vicino al 100% cioè circa 800 euro all’anno per un singolo server o due server, una SAN, alcuni switch ecc. se è così potrebbe essere intorno ai 2.000 euro.
Se moltiplicato per la vita media di un server pari a 6 anni, il risparmio sarebbe di € 12.000.
Inoltre, calcolando anche i costi di acquisto dell’hardware, la cifra diventerebbe ancora superiore, dovendo inoltre aggiungere le estensioni di garanzia e le assistenze.
Se vuoi conoscere le soluzioni più adatte alla tua azienda, grazie alle quali il Cloud può aiutarti a risparmiare energia, contatta uno dei nostri Consulenti tramite il seguente form.